Vai al contenuto

Persefone

  • di

PERSEFONE – SOPRA E SOTTO LA TERRA

di Rosella Pristerà

“Persefone, sei pronta? Vedi che si fa tardi!” Risuona negli inferi la possente voce di Ade, dio del sotto terra, che richiama la moglie ai propri doveri.
Persefone, dal canto suo, si infila gli orecchini dorati senza troppa voglia.

Ogni anno questo impegno di dover uscire dal regno dei morti per andare a trovare la madre Demetra, donna austera a cui piace farsi adorare nei miti di primavera, tendente al lamento sui cambiamenti climatici indotti da quell’altro bel tipo di zio Eolo, che a volte si mette in combutta con Zeus per divertirsi a mandare temporali, colpi di vento e altre calamità naturali. Tutto per infastidirla, ne era convinta Demetra, antipatica e arrogante, che a primavera passa sulla terra con una scopa ficcata su per… lasciamo stare, come se ci fosse solo lei.

A Persefone tocca rincorrerla a testa bassa, e guardate che farsi tutta la terra a piedi in due mesi è un bell’impegno anche per una dea.
Persefone si aggiusta la tunica: è sempre una bella donna, pensa guardandosi allo specchio, immaginando i fiori che spunteranno sopra la terra al suo passaggio. Unica soddisfazione quando va a trovare la madre.
Negli inferi, a parte i momenti in cui Ade non ha niente da fare e si ricorda di quando, giovani dei scavezzacolli, la inseguiva nei prati appena germogliati, amando tutto di lei, bellezza, passione, allegria… a parte questi momenti, e sono pochi (non potete immaginare che traffico ci sia nel sottosuolo delle anime, ne muoiono a bizzeffe tutti i giorni, un lavorone per un dio solo!) tutto il resto del tempo Persefone se ne sta comoda in casa, senza stress, senza doveri particolari.                  Mette da parte energie, la primavera ne richiede tante, pensate solo ad un prato di margherite, che sforzo richiede per apparire sotto i suoi piedi!  Per non parlare della pazienza che doveva mettere da parte per sopportare la madre. Ma sottoterra, quanto si sta meglio?

Però niente, Persefone deve uscire, ora la voce di Ade è un po’ irata: “Guarda che non ho nessuna voglia di discutere con tua madre. Vai per favore, e torna solo quando saranno nati tutti i fiori. Altrimenti chi la sente a mia suocera?”

Vuoi ricevere aggiornamenti?

Lascia la tua E-Mail per rimanere aggiornato sui nuovi contenuti.

Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti