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SCRIVERE CON LE ASSOCIAZIONI LIBERE

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Questo è un buon esercizio da farsi in qualsiasi momento, per stimolare l’immaginazione, e per bypassare quei blocchi mentali che ti fanno dire ‘mi piacerebbe scrivere, ma non so di cosa’, ‘non ho mai avuto fantasia, scrivo solo relazioni tecniche’. Parte dai tuoi contenuti, e quindi  vedrai che riuscirai in qualche modo a legarli in una storia.

Bene, mettiti comoda/o (ricorda, in un posto tranquillo e senza possibilità di essere interrotta/o. Spegni o silenzia il cellulare, l’esercizio non dura più di venti minuti) e chiudi gli occhi. Respira con calma per 4-5 minuti (cerca di non pensare alle cose che ti aspettano dopo l’esercizio, non scappano): se puoi usa la respirazione circolare, cioè inspira, trattieni il respiro per dieci secondi, espira, trattieni per dieci secondi prima di inspirare di nuovo. E’ un buon sistema per rilassarti, che puoi usare anche quando sei in uno stato di agitazione.

Adesso apri gli occhi e scrivi la prima parola che ti viene in mente, qualsiasi sia.  Di seguito, senza fermarti e senza pensarci su, scrivi altre nove parole. Le parole devono avere un significato proprio, quindi verbi o nomi o aggettivi se un particolare nome ve ne suggerisce uno (verrà da sé in caso).

Ora scorri la tua lista, memorizza le parole che hai scelto e senza pensarci troppo, inizia un racconto che le contenga tutte o in parte. Puoi farlo terminare o farlo restare come prima pagina di un possibile futuro romanzo :-), ma non ti preoccupare che sia interessante, avvincente, ben scritto. Scrivi quello che le tue parole ti dettano, vai nel mondo che hanno creato per te. Scrivi per almeno dieci-quindici minuti: puoi scrivere più a lungo se vuoi, ma fermati quando non ti dà più piacere. E se non riesci a non pensare alla struttura di quello che stai scrivendo,  e questo ti blocca, prova a scrivere dei versi liberi.

E’ divertente, prova! Se vuoi vedere cosa può venire fuori vai a leggere Rita e la tartaruga: è un pezzo nato in questo modo, dall’associazione libera di parole.

Cerca di riflettere su questo esercizio:

  1. concediti di ‘capire’ perché hai scritto proprio quelle parole: possono esserci motivi contingenti (qualcosa che ha appena colpito i tuoi sensi) ma probabilmente nella concatenazione delle parole troverai qualcosa di più intimamente tuo.
  2. il fatto che molti degli esercizi che propongo partano dalle proprie esperienze potrebbe indurti a pensare che allora ogni personaggio, ognuno di noi, abbia materiale per scrivere solo autobiografie; ma, come hai visto con questo esercizio, non è così. E’ vero che la nostra esperienza è la base di partenza per tutto quello che scriviamo, ma da lì si aprono mondi infiniti.

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