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Scrivere partendo dal diario

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Molti di noi hanno tenuto un diario in un particolare periodo della propria vita, spesso quando ne avevano bisogno per sfogare quello che non volevano, o non potevano, dire apertamente. L’unico diario ‘continuativo’ che io ho tenuto è del periodo del mio primo innamoramento, e traboccava di emozioni e sensualità… peccato che l’abbia trovato mia madre che non ha gradito quest’ultima parte. Le madri hanno sempre la tentazione di leggere i diari dei figli, ci sono passata anch’io, anche se mi sono concessa solo qualche sbirciatina, con scarsi risultati perché mio figlio ha una scrittura illeggibile. Comunque me ne vergogno lo stesso. Ma  non entriamo nei meandri psicologici delle motivazioni che spingono a leggere il diario di un altro, e cerchiamo invece di capire a cosa può servire, a noi che amiamo scrivere, tenere un nostro diario, da adulti e non necessariamente innamorati.

Il diario è il mezzo più semplice  per entrare in contatto con quello che abbiamo dentro: emozioni, sentimenti, e ricordi sepolti sotto strati di quotidianità, materiale potente e vivo che può rendere viva anche la nostra scrittura.

Si dice sempre che ogni scrittore mette se stesso nella sua scrittura: anche se non scrive la propria autobiografia, comunque attinge alla sua esperienza personale per dipingere il mondo che descrive, non necessariamente esperienza diretta, ma comunque ‘sentita’. Chi colloca la sua narrazione in un lontano futuro di cui non può ovviamente avere esperienza, riverserà comunque nella sua storia le sue aspettative, o credenze, che vengono dalle sue letture, dalle storie che gli hanno raccontato, dai film che ha visto. Nel far vivere i propri personaggi lo scrittore, la scrittrice, si rifaranno sempre alle proprie emozioni, ai propri sentimenti, al proprio retaggio culturale. Detto questo, quanto più a fondo si conosce se stessi tanto più si è in grado di raccontare coinvolgendo gli altri: come per le descrizioni sensoriali (vedi SAPPIAMO USARE I NOSTRI SENSI?) anche per descrivere emozioni e sentimenti è fondamentale conoscere i propri.

Partire dal diario è il modo più semplice per entrare in noi stessi, senza la paura di essere giudicati e con la libertà di lasciar uscire tutto quello che troviamo. Il nostro modo di vivere difficilmente ci lascia il tempo e lo spazio giusti per tenere un diario in modo continuativo, ma si possono fare degli esercizi quando possiamo, partendo da quelli più ‘semplici’ per arrivare a quelli che ci richiedono un maggior lavoro di introspezione.

Volete provare?  Nella sezione esercizi troverete  DIARIO – STEP 1 e a seguire Diario step  2  e  così via.

Prima di partire ricordate però che condizione indispensabile per ottenere dei buoni risultati, sia per la scrittura che per la maggior consapevolezza di se stessi, è essere sinceri.

Non negate niente di quello che provate o pensate, non chiedetevi se è corretto o opportuno: tuffatevi nel fiume della vostra vita e fatevene sommergere.

 

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