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VEDERE CON TUTTO SE STESSO

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Cosa significa questo titolo un po’ ermetico? Quando noi guardiamo qualcosa, un’immagine si stampa sulla nostra retina, e da lì degli impulsi arrivano al nostro cervello e noi ‘riconosciamo’ quella cosa. Se è una cosa nota. Se non lo è, se vi trovaste di fronte ad un essere alieno, completamente diverso da un essere umano, o ad un animale di una specie assolutamente a voi sconosciuta, non potreste ‘riconoscerlo’. Allora entrerebbero in gioco le somiglianze, le affinità di quell’input sconosciuto con quello che già conoscete, che voi conoscete (e non è detto che lo conoscano tutti gli altri), e cerchereste di catalogare in qualche modo ‘l’oggetto ignoto’ per potervici rapportare e, a seconda del vostro vissuto personale e delle vostre conoscenze, le reazioni potrebbero essere molto diverse.

In realtà oltre alle affinità mentali nel riconoscimento degli oggetti, delle persone, delle situazioni, entrano in gioco anche le affinità emotive: un abito di una particolare foggia può ricordarvi un momento della vostra vita  in cui ha giocato una parte importante lo stesso tipo di abito, un tramonto particolarmente acceso può rituffarvi in una scena dal vostro passato, la camminata di un passante può richiamare alla vostra memoria qualcuno che avete conosciuto, e magari amato, o odiato.

Quindi quando si guarda qualcosa, lo si fa coinvolgendo completamente tutto il proprio sé; ma spesso non ce ne rendiamo conto. Il riconoscimento avviene in molti casi a livello subliminale.

Concentratevi sull’immagine del titolo. Guardatela per 5 minuti e lasciate che vi sommerga. Ricordate fare l’esercizio in un posto tranquillo senza altri stimoli che possono disturbarvi e, mentre guardate,  entrate in uno stato il più possibile rilassato, respirando lentamente. Prendetevi altri 3-4 minuti di silenzio ad occhi chiusi, lasciando che l’immagine si depositi dentro di voi, poi iniziate a scrivere. Scrivete non quello che vedete, ma quello che l’immagine ha suscitato in voi, usando se potete anche i sensi che non sono direttamente impegnati. Se sono memorie quelle che sono emerse, lasciate fluire liberamente i vostri ricordi, senza preoccuparvi dello stile.

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